Da sempre Lione e Saint-Etienne sono all'opposto per diverse
ragioni, la prima da sempre considerata città borghese ha avuto spesso
contrapposizione con la seconda, la città del popolo anche per la distanza
minima che divide due delle città più abitate di Francia: 60 km.
Fino agli 70 in Francia esisteva un sola squadra ovvero il Saint-Etienne.
I Les Verts guidati da Platini vinsero 10 campionati, 6 Coppe di Lega e
arrivarono a sfiorare la vittoria in Coppa dei Campioni, finale persa con il
Bayern Monaco. Ad oggi il Saint-Etienne è ancora il club più titolato di Francia.
Una favola terminata con il crac finanziario del club e le cessioni dei big.
Da tutto questo non poteva che nascerne una rivalità sportiva,
una dei derby più sentiti di Francia e considerato il 47° stracittadine del
mondo: il derby del Rodano.
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Nella foto qui sopra una coreografia dei tifosi bianco-verdi del Saint-Etienne |
Nello stesso periodo, correva l’anno 1987 il magnate Jean Michele
Aulas compra il Lione e la squadra che militava il Ligue 2 diventa una vera
corazzata: Santini, Le Guen, Houllier nel primo periodo e Juninho Pernambucano,
Benzema, Essien, Toulala, Abidal..
Dal 2001 al 2007 i “borghesotti” vincono ben 7 titoli
consecutivi nazionali, 2 Coppe di Francia, 1 Coppa di Lega e 6 supercoppe
francese. In questo periodo di dominio totale, come per i cugini, manca l’acuto
in Europa dove il massimo piazzamento è una semifinale persa sempre con il Bayern
Monaco.
Fu un periodo da dimenticare per gli “stephanois” che dal
1994 al 2010 non riuscirono mai a battere i rivali.
Gli ultimi anni, con l’arrivo del PSG qualcosa è cambiato ma
non di certo il fascino del derby del Rodano che in Francia chiamano semplicemente
“le derby” ovvero “il derby”.
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Nella foto un momento di tensione provocato da un'esultanza di Fekir (Lione) |
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