LA TURCHIA DI SENOL GUNES: UN 4-1-4-1 MOLTO "PRATICO" E VERTICALE

Il successore di Mircea Lucescu sulla panchina della nazionale Turca è Şenol Güneş, alla sua seconda avventura come CT. Aveva già infatti guidato il suo Paese dal 2000 al 2004, portandolo al terzo posto sia ai Mondiali in Corea-Giappone nel 2002 che alla Confederations Cup nel 2003. 





La Turchia arriva al campionato Europeo 2020 dopo aver superato un girone insidioso con Francia, Albania e Islanda, addirittura gli Ay-Yıldızlılar hanno avuto la bravura di essere imbattuti nelle due partite del girone con la nazionale favorita alla conquista dell'europeo, ovvero la Francia, ottenendo prima una vittoria per 2-0 in casa e poi un prezioso 1-1 al Parco dei Principi.


Nel corso della sua esperienza da selezionatore il ct turco ha svariato tra diversi moduli ma molto probabilmente quella che vedremo domani sarà una Turchia schierata con il 4-1-4-1


In fase di impostazione i due centrali rimangono bloccati mentre i due terzini si "alzano" molto permettendo ai due esterni alti di accentrarsi a supporto dell'unica punta Yilmaz.
Niente costruzione dal basso ma calcio verticale: l'obiettivo dei turchi è quello di arrivare il prima possibile in fase offensiva.
In fase difensiva la linea è composta da 5 giocatori, oltre ai 4 si aggiunge tra i due centrali Yokuslu, mediano turco che crea superiorità numerica e cerca di chiudere tutte le linee di passaggio.


PUNTI DI FORZA: in fase di transizione offensiva è una squadra molto forte che si affida all'estro di Calhanoglu e alla classe Yilmaz per capitalizzare le occasioni.

 
PUNTI DEBOLI: se il trasformare l'azione da difensiva a offensiva è un punto di forza il ripiegamento invece è un punto di grande debolezza. Spesso la lentezza dei suoi giocatori soprattutto in fase di ripiegamento lascia molti spazi da attaccare.


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