IL "CLASICO ROSARINO" IN ARGENTINA: CANALLAS O LEPRESOS?

“Essere di Rosario significa essere argentini in maniera esagerata” . Così diceva Jorge Valdano, un rosarino doc. Ed è proprio qui che si disputa uno dei derby più sentiti di tutto il mondo ovvero la sfida tra Newell’s Old Boys e Rosario Central, il “clasico Rosarino”.

Una coreografia dei tifosi del Rosario Central durante un clasico

La terza città più grande dell’Argentina è spaccata i due: a nord i colori predominanti sono il giallo e il blu (Rosario Central) mentre a sud il rosso e il nero (Newell’s Old Boys). Le due zone? Ovviamente off limit per i cugini perché Rosario è una città che vive ventiquattrore su ventiquattro di calcio e il primato cittadino viene ancora prima dei trofei conquistati. Purtroppo, come spesso capita, l’esagerazione del tifo porta spesso ad episodi di violenza. L’unica volta della storia che le due tifoserie si unirono fu quando un gruppo di tifosi del San Lorenzo tentò di fondare un club proprio a Rosario. Il risultato? La sede andò a fuori e il messaggio era chiaro: a Rosario ci sono e ci devono essere solamente due squadre.

Il Newell’s Old Boys, fondato da Isaac Newell, nacque nel 1903 e gioca le sue partite all’Estadio Marcelo Bielsa intitolato proprio al “Loco” che portò nella sponda rosso-nera della città un calcio entusiasmante con ben sei titoli nazionali. Sotto la guida di Bielsa esplosero giocatori del calibro di Messi, Samuel e Batistuta.

Vista aerea dell' Estadio Marcelo Bielsa
La storia del Rosario Central invece è più antica, il club nacque nel 1889 da operai inglesi che lavoravano nelle ferrovie argentine. Lo stadio dei giallo-neri è il Lisandro De La Torre ma da tutti è chiamato il “Gigante de Arroyito” essendo lo stadio più grande di tutta la città.

Foto aerea dell'Estadio Lisandro de la Torre
La rivalità tra i due club nacque attorno al 1930; la città versava in condizioni igieniche pessime e si decide di disputare un’amichevole tra i due club come raccolti fondi per gli ospedali di Rosario dove parecchie persone erano ricoverate per la lebbra. I Newell’s accettarono subito l’invito mentre il Rosario prese tempo declinando successivamente l’invito. Questo rifiuto scatenò ovviamente la polemica tra i tifosi. I tifosi rosso-neri accusarono i cugini di essere delle “canallas” mentre la risposta dei cugini fu abbastanza pesante accusando i tifosi del Newell’s di essere dei “Lepresos” (lebbrosi) visto che tanto avevano a cuore la salute della città. I due soprannomi ancora oggi vengono utilizzati per chiamare le due tifoserie.

“A Rosario la sconfitta non conosce pace. Sono capaci di venirti a trovare anche sotto il letto per prenderti per il culo” (Bielsa)

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