CARISMATICO E AMBIZIOSO: FUTURO ITALIANO PER SERGIO CONCEICAO?

In una sua dichiarazione aveva detto di amare un calcio realistico e pragmatico, con squadre che accelerano velocemente verso la porta avversaria. Sergio Conceicao, allenatore del Porto da due stagioni, propone un calcio diverso da quello che è lo standard portoghese, basato solitamente su possesso palla a bassi ritmi.


Dopo una carriera da esterno “vecchio stampo” con grandi top club come Porto, Inter, Lazio e Parma inizia la carriera da allenatore nella stagione 2010 sulla panchina dello Standard Liegi. L’avventura in Belgio dura solo una stagione perché, l’anno successivo torna in patria sulla panchina di Olhanense, Academica, Braga e Vitoria Guimares. Dopo l’esperienza in Ligue 1 con il Nantes ecco l’occasione della vita: la chiamata del Porto con il quale ottiene subito al primo anno la conquista del titolo nazionale e la Supercoppa portoghese.

Nel corso degli anni il tecnico portoghese ha utilizzato quasi sempre due moduli: 442 e 4231. Le caratteristiche delle sue squadre sono ben visibili: ritmo alto e movimenti continui dei reparti sia in fase difensiva che offensiva. Nella rigidità del modulo ecco l’estro, un po’ come era Sergio quando giocava in campo; avanti e indietro sulla fascia ma con colpi da maestro. Ecco perché ai suoi giocatori più tecnici mister Conceicao lascia molta libertà.

Ama molto costruire dal basso ma prevalentemente con i due centrali e sfrutta tantissimo le catene laterali. Ai suoi esterni alti chiede movimenti e contromovimenti in modo da muovere continuamente la linea difensiva avversaria. Ha portato nell’ambiente Porto cultura del lavoro e professionalità nei comportamenti dentro ma soprattutto fuori dal campo tanto da mettere in panchina una leggenda del calcio come Casillias.

Futuro in Italia per Conceicao?

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