OSORIO IL "CLANDESTINO" CHE FA SOGNARE IL MESSICO

Ha portato El Tricolor ad una storica vittoria contro la Germania; il suo nome è Juan Carlos Osorio, 57 anni colombiano con un passato da clandestino, diventato l'eroe del giorno. 
Una vittoria che ha spazzato via le mille polemiche per le sue origini e per il suo modo di intendere il calcio; ma all'interno dello spogliatoio è stato rispettato e soprannominato il profe, ovvero il professore.

Osorio esulta al gol decisivo di Lozano e il Messico scrive la storia: 1-0 alla Germania
Nel post partita, dopo la vittoria contro i campioni del mondo della Germania il tecnico è tornato a parlare del suo passato: "A 26 anni lasciai il calcio giocato - ha raccontato il profe - e me sono andato negli Usa per studiare. Poi però, finiti i corsi, per un periodo ho vissuto senza documenti e permesso di soggiorno. Quindi conosco quella situazione, la stessa di tanti messicani che vivono così negli States: ai Mondiali dovremo vincere anche per loro". 
Nelle sue dichiarazioni il tecnico ha raccontato anche dei mille lavori svolti nella sua vita, come il muratore quando era clandestino. Poi in Inghilterra, ha avuto la fortuna di studiare scienze motorie a Liverpool per poi incontrare Sir Alex Ferguson, che gli fece scoprire una nuova filosofia del calcio raccontandogli quanto fosse importante il turn-over.

Concetto, questo del turn-over che Osorio ha esasperato. Il tecnico infatti è stato soprannominato "el Recreacionista" per alcune esercizi tattici in allenamento piuttosto bizzarri, come le partitelle dodici contro dodici e le continue rivoluzioni alle formazioni titolari: ben 46 in altrettante partite. 

In mezzo a questi continui cambi esistono alcuni punti fermi, come Lozano (match-winner contro la Germania) e Salcedo.

"Ora però - avverte Osorio - dobbiamo riposarci e pensare ai prossimi impegni. La Corea del Sud è un'avversaria temibile, e ancor di più lo sarà la Svezia. Ha eliminato l'Italia, non so se mi spiego, quindi non dovremo prenderla con le molle".

Il cammino del Tricolor verso il Mondiale 2018 è stato piuttosto semplice.
Inserito nel Gruppo A CONCAF insieme a Canada, Honduras e El Salvador la squadra si è qualificata al girone finale prima con 16 pt, 5 vittorie, 1 pareggio e una sola sconfitta in Honduras l'ultima giornata). 


Nel girone finale con Costa Rica, Panama, Honduras, Stati Uniti e Trinitad Tobago la squadra accede matematicamente al Mondiale finendo prima del gruppo con 21 pt (6 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta).


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