DIFESA A TRE E CORSIE LATERALI: COSI' LA ROMA HA COSTRUITO IL SUO MIRACOLO

Serviva un'impresa e impresa è stata. La Roma compie il miracolo e elimina a sorpresa il Barcellona. Nel doppio confronto, i ragazzi di Di Francesco hanno meritato il passaggio del turno soprattutto per quello che ieri sera hanno messo in campo. La gara dei giallorossi è stato un capolavoro tattico.
Un Barcellona presuntuoso forte del 4-1 dell'andata si è presentato all'Olimpico con un 4-2-4. Rivoluzione totale per Di Francesco che a sorpresa ha schierato un 3-4-1-2 con Nainggolan trequartista con il compito di equilibratore in entrambe le fasi. Florenzi e Kolarov, schierati come esterni di centrocampo hanno dato alla Roma molta ampiezza e molta copertura degli spazi e del campo garantendo corsa sia in fase difensiva che offensiva. E davanti Dzeko e Schick con il bosniaco unico sopra la linea della palla in fase di possesso palla catalano.


Manolas esulta: è suo il gol qualificazione 
Tattica chiara e precisa dei giallorossi: ritmo elevato e pressing alto.  Ma è l'atteggiamento che ha fatto la differenza, corsa a tutto campo e una spinta totale in ampiezza utilizzando molto le corsie laterali. E nelle ripartenze catalane la Roma si trovava sempre in superiorità numerica grazie alla difesa a 3 contro i due attaccanti Messi e Suarez e con Strootmann e De Rossi ben contrapposti ai due mediani del Barcellona. 
La difesa del Barcellona è andata spesso in difficoltà perchè i due centrali non hanno mai avuto un punto di riferimento grazie ai cambi di posizione frequenti di Dzeko e Schick e i laterali difensivi non potevano andare al raddoppio perchè preoccupati dalle continue incursioni di Florenzi e Kolarov.
Perfetta anche l'interpretazione di Manolas, al centro rispetto ai compagni Fazio e Jesus ha agiito da "libero" per andare a chiudere la profondità ma soprattutto, in fase di costruzione, è andato sempre a posizionarsi in zona luce favorendo il palleggio basso dei giallorossi e una perfetta uscita dal pressing offensivo catalano. E poi il gol vittoria..

Insomma, standing ovation a Di Francesco e i suoi ragazzi per l'interpretazione e la preparazione alla partita. E ora avanti così per inseguire un sogno, un sogno chiamato Kiev.
Di Francesco consiglia i suoi durante il match tra Roma e Barcellona

Commenti