IL TOTTENHAM DI POCHETTINO REPARTO PER REPARTO

Servirà quasi sicuramente vincere.
Dopo il 2-2 dell'andata la Juventus è chiamata all'impresa a Londra, Wembley segnerà il cammino bianco-nero in questa Champions League: promossi o subito bocciati?
Il Tottenham di Pochettino si è rilevato un avversario molto complicato all'andata e anche una squadra a due facce; sembrava potesse essere una goleada ma dal possibile 3-0 si è passato al 2-2 grazie ad un superlativo Harry Kane.
Andiamo ad analizzare la formazione inglese, quarta in Premier League a -20 dalla vetta, rappresentata ora dal Manchester City.




IL PUNTO DEBOLE: LA DIFESA

Davanti a Lloris la linea difensiva a 4 degli inglesi rappresenta veramente il punto debole dei ragazzi di Pochettino.
Un gioco rapido, fatto di passaggi veloci e gioco in profondità metterebbe sicuramente in affanno la coppia centrale SanchezVertonghen.
Un gioco fisico e areo invece, agevola la retroguardia del Tottenham, molto fisica e brava a gestire le palle alte. 
Nel pacchetto difensivo è giusto parlare di Dembelè: vero perno della squadra. Il 30enne belga di origini maliane è fondamentale nel gestire la manovra sia quando si tratta di attaccare sia quando si arretra e si difende. Dier invece, ex difensore centrale, si occupa prevalentemente della fase difensiva. 

IL PUNTO FORTE: L'ATTACCO

Harry Kane è in assoluto la vera stella del club. Basti pensare che il giocatore inglese ha partecipato al 53% dei gol degli Spurs in Champions League realizzato 7 gol e 2 assist (in 7 partite). Altro giocatore chiave dell'attacco del Tottenham è Eriksen, sia in versione di regista che in quelle di trequartista. Il danese è molto bravo ad "abbassarsi" in fase difensiva ma diventa fenomenale quando funge da "assistman" in fase di possesso. Per non parlare della sua qualità nei calci piazzati, sia punizioni che calci d'angolo. E occhio anche a Dele Alli, sempre presente nelle azioni gol della squadra inglese..


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