AAA CERCARSI NUMERO 10 ITALIANO

E anche Totti ha detto addio. Lascia con il capitano giallorosso l’ultimo numero 10 italiano.
Negli ultimi anni, anche per l’evoluzione di sistemi tattici che non prevedano il trequartista come il 433 o il 352 in Italia è venuto a manca una vera stella, un vero numero 10.

La nostra nazionale è sempre stata ricca di fantasisti e la numero 10 è sempre stata indossata da un giocatore carismatico di grande qualità.
Riviviamo la storia dei nostri fantasisti con la maglia azzurra dal Mondiale in Usa.



Nei Mondiali del 1994 la numero 10 fu indossata da Roberto Baggio che giocò tutte le partite segnando 5 gol, tutti nella fase a eliminazione diretta.

Agli Europei inglese del 1996 la maglia fu indossata da Demetrio Albertini, Arrigo Sacchi affidò al “metronomo” nonostante la presenza del codino che non fu convocato causa litigio. L’Italia venne eliminata nella fase a gironi, arrivando terza dietro a Germania e Repubblica Ceca.

Al Mondiale 1998 in Francia, con il ct Cesare Maldini tocco ad Alessandro Del Piero indossare la dieci.  Del Piero però non disputò un gran Mondiale: giocò tutte le partite dell’Italia ma venne sostituito per tre volte di seguito nelle ultime tre partite e non segnò neppure un gol.

Agli Europei del 2000 tocco ancora a Pinturicchio indossare la maglia numero 10. Alex segnò un gol contro la Svezia ma sbagliò due facili occasioni nella finale contro la Francia, che avrebbero probabilmente chiuso la partita (l’Italia rimase in vantaggio per 1-0 fino a pochi secondi dalla fine della partita, la Francia segnò con Sylvain Wiltord e poi vinse al golden gol con David Trezeguet). 

Nel Mondiale 2002 arrivò il turno di Francesco Totti. Zero gol per “er capitano” in Corea e una espulsione rimediata nella partita che decretò l’eliminazione azzurra contro la Corea del Sud.

Anche all’Europeo del 2004 fu la volta di Francesco Totti che però non incise se non per uno sputo a Poulsen che lo costrinse ad una squalifica di tre giornate.

Arriviamo al 2006, il Mondiale che ci vide trionfare ai rigori contro la Francia. In quel torneo Totti si fece notare soprattutto per due episodi: quando batté il rigore dell’unico gol segnato dall’Italia agli ottavi di finale contro l’Australia, a pochi secondi dalla fine di una partita complicatissima, e il pre-assist per Gilardino durante l’azione del gol di Del Piero contro la Germania, in semifinale.

Da Totti a De Rossi, è la volta dell’Europeo del 2008, l’allora allenatore Roberto Donadoni la diede al centrocampista difensivo Daniele De Rossi. Il centrocampista giallorosso realizzò un gol su punizione contro la Francia ma sbagliò uno dei rigori decisivi contro la Spagna che eliminò gli azzurri.

Il Mondiale 2010 vide Antonio Di Natale a vestire la prestigiosa casacca numero 10. Fu un Mondiale disastroso per gli azzurri che li vide eliminati contro la Slovacchia.

Agli Europei 2012 fu la volta di Antonio Cassano, il talento di Bari vecchia fece un grande torneo, segnò un gol contro l’Irlanda nel girone ma soprattutto fece un assist bellissimo per Mario Balotelli per il primo dei due gol contro la Germania, in semifinale.

Nel Mondiale 2014 in Brasile il ct Cesare Prandelli consegnò sempre a Cassano la 10. La spedizione fu però disastroso e vide l’Italia salutare la competizione ai gironi.


Nella spedizione in Francia dell’Europeo 2016 la 10 finì sulle spalle di Thiago Motta che però non incise molto. Italia del ct Antonio Conte eliminata ai rigori contro la Germania.

Aspettando il nuovo gioiello..

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