Dopo l'addio di Zlatan Ibrahmovic e superato lo shock della mancata qualificazione dal girone a Europeo 2016 la Svezia si è messa subito al lavoro con il nuovo ct Andersson e i risultati sono stati eccellenti.
Inserita nel Girone A di qualificazione al campionato mondiale con squadre del calibro di Francia e Olanda la nazionale scandinava è riuscita a classificarsi seconda dietro i francesi e a parimerito col l'Olanda ma con una differenza reti nettamente migliore.
E ora l'Italia..
I PUNTI DI FORZA:
- ATTACCO: 26 gol nel girone, miglior attacco e 5° nella zona europea
- FISICITA': i due attaccanti sono molto fisici e sono abilissimi a sfruttare cross e calci piazzati
- FORSBERG: unico creativo in rosa, bisognerà prestare la massima attenzione
I PUNTI DEBOLI:
- DIFESA: lenta e prevedibile, difficoltà nella copertura delle linee
COME GIOCA?
Corsa e centimetri. E' questo il credo del ct Andersson che con un classico 442 predilige i lanci lunghi per le due punte molto fisiche come Berg e Toivonen che servono come sponda a due esterni molto accentrati.
A spingere sono chiamati i due terzini bassi che devono continuamente mettere cross per sfruttare l'abilità aerea delle due punte.
I VOLTI CONOSCIUTI
Da segnalare l'ex capitano del Genoa Granqvist, vecchia conoscenza in Serie A come Ekdal.
GLI INCROCI
Sono 23 le partite disputate tra Italia e Svezia con 11 successi azzurri, 6 pareggi e 11 successi scandinavi.
Indimenticabile il tacco di Ibrahimovic a Euro 2004 a precedere il biscotto con i "cugini" danesi.
Ma agli ultimi europei in Francia il gol di Eder qualificò la nazionale di Conte agli ottavi di finale.
Il tacco di Ibrahimovic a Euro 2004 |
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