TATTICAMENTE PARLANDO: ITALIA - SVEZIA

Dopo l'esordio positivo contro il Belgio scendono in campo oggi alle ore 15 gli azzurri per sfidare la Svezia di Ibrahimovic.
Partita già decisiva, una vittoria consentirebbe ai ragazzi mister Conte di ottenere la qualificazione matematica agli ottavi di finale e di effettuare turn-over nell'ultima sfida con l'Irlanda del Nord. Ma anche un pareggio non sarebbe poi così male..



Analizziamo tatticamente la partita, Conte non dovrebbe cambiare modulo: 3-5-2 con un solo cambio, Florenzi al posto di Darmian.
La Svezia di mister Hamrèn si affiderà ad un collaudato 4-4-2 con l'unico cambio Guidetti al posto di Berg.



DOVE POTREMMO SOFFRIRE?


  • IBRAHIMOVIC: lui potrebbe essere l'ago della bilancia in positivo o in negativo per la Svezia. Andrà limitato il suo raggio di azione considerata anche la sua anarchia tattica. Fondamentale sarà secondo me De Rossi nel momento in cui lo svedese di abbasserà tra le linee a prendere palla.
  • EKDAL-KALLSTROM: grande qualità della coppia centrale di centrocampo. Bisogna limitare la loro tecnica andandoli ad aggredire in fase di possesso di palla. Limitare loro significherebbe limitare anche i palloni "puliti" allo spauracchio Ibrahimovic
  • PALLE DA FERMO: arma in più della nazionale scandinava da sempre. Ci vuole massima attenzione.
DOVE POTREMMO AVERE LA MEGLIO?
  • SUGLI ESTERNI: la coppia di terzini Lustig e Olsson nella prima partita hanno dimostrato molti limiti. Andranno attaccati. Ecco perchè la scelta di Florenzi, più propositivo di Darmian, potrebbe essere azzeccata.
  • QUALITA' TECNICA: siamo superiori tecnicamente. Bisogna muovere velocemente la palla da un lato all'altro. Cambiare continuamente lato di attacco metterà sicuramente in difficoltà la difesa ospite.
  • EDER - GIACCHERINI: partita dura per Pellè, la fisicità dei difensori svedesi lo limiterà molto. Fondamentali gli inserimenti senza palla di Eder e Giaccherini come in occasione del primo gol in Belgio - Italia



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